Terzo convegno Passivhaus del FVG

Si è tenuta il 3 luglio a Pordenone la terza edizione del convegno regionale sulle case passive, con un ricco programma che prevede relatori nazionali ed internazionali che hanno portato la propria esperienza illustrando principii, opportunità e soluzioni per le case passive.

Il convegno è stato aperto da Matteo Mazzolini in qualità di Direttore di APE – Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia e Presidente dell’IGP FVG – Gruppo di Interesse sulle Passivhaus della regione, che ha fatto un’introduzione sui temi del convegno con particolare riferimento alla diffusione di questi argomenti sul territorio regionale e alle attività di APE e dell’IGP le quali, in tema di case passive, si inseriscono nella rete nazionale e internazionale attraverso l’affiliazione a ZEPHIR e ad IPHA, l’International Passive House Association. L’obiettivo del convegno è quello di diffondere le conoscenze sul tema Passivhaus mettendo in relazione i vari aspetti che caratterizzano la progettazione e la realizzazione di una casa passiva, con particolare attenzione ai metodi di calcolo e di verifica progettuale, i dettagli costruttivi, la correlazione con la legislazione vigente, le soluzioni impiantistiche e – non ultime – le opportunità in tema di ristrutturazione.

È seguito un saluto da parte dell’Assessore della Provincia di Pordenone Stefano Zannier che ha sottolineato l’esigenza di consolidare, anche attraverso gli strumenti legislativi, le esperienze positive esistenti in tema di promozione dell’efficienza energetica in edilizia. L’Onorevole Gianna Malisani, da tempo attenta ai temi della sostenibilità ma impossibilitata ad intervenire personalmente poiché impegnata in Parlamento, ha voluto comunque inviare un messaggio di saluto ed augurio.

Il primo intervento tecnico è stato tenuto da Francesco Nesi, Presidente di ZEPHIR (l’ente italiano di riferimento per lo standard Passivhaus), che ha illustrato lo stato dell’arte delle costruzioni passive e le novità introdotte nei più recenti strumenti di calcolo e progettazione specifici per le Passivhaus; tali novità riguardano principalmente la stima del comportamento estivo dell’edificio, la gestione degli interventi di ristrutturazione in modo integrale o “step by step”, la valutazione dei costi/benefici delle varie alternative progettuali.

Fabio Dandri, tecnico di APE, ha illustrato le modalità e i risultati della campagna di monitoraggi che l’Agenzia ha appena concluso su una ventina di edifici certificati CasaClima in Friuli Venezia Giulia. I dettagli sono stati raccolti in una pubblicazione che è stata distribuita ai partecipanti e che è visibile anche alla pagina dedicata del sito di APE.
Uno di questi edifici ha appena concluso l’iter di certificazione Passivhaus ed ha ricevuto da parte di Nesi, stavolta in qualità di Certificatore Passivhaus, la targhetta e l’attestato di certificazione.

Per comprendere meglio le caratteristiche di una casa passiva, il Vicepresidente dell’IGP Veneto Giuseppe Lucadello ha presentato il progetto ed il cantiere di una Passivhaus costruita con tecnica tradizionale nella pedemontana vicentina.

La prima parte del convegno si è conclusa con l’intervento dell’ ing. Laurent Socal, Presidente ANTA e collaboratore CTI, che ha trattato il tema della normativa nazionale alla luce delle novità introdotte dalla Legge 90 di agosto 2013 ed ha approfondito i principi attorno ai quali ruota la definizione di edificio ad energia quasi zero.

Nel pomeriggio, l’architetto francese Julien Rivat ha presentato il progetto di riqualificazione in standard Passivhaus di un edificio storico situato nel centro di Saint Etienne, città non lontana da Lione. Le immagini di cantiere dell’edificio adibito ad ufficio sono state accompagnate da un’analisi dei consumi reali basata su un monitoraggio continuo de primo periodo di utilizzo.

Come ha detto Mazzolini, solitamente siamo abituati a guardare a nord o ad ovest, ma ci sono realtà interessanti in diversi paesi del mondo, anche a noi vicino come la Croazia. Il prof. Ljubomir Mišcevic dell’Università di Zagabria ha presentato l’esperienza croata e diversi esempi di edifici realizzati.

Le ultime due relazioni del convegno hanno riguardato le opportunità impiantistiche per una casa passiva. L’arch. Andrea Boz ha affrontato il tema dell’utilizzo di stufe a legna come sistemi di erogazione del calore nelle case a basso consumo, soffermandosi sulle modalità di scelta e progettazione in funzione dell’ottimizzazione del comfort e del risparmio energetico. L’ing. Gionata Sancisi ha trattato invece, con dei casi reali e numeri alla mano, il tema dell’utilizzo della pompa di calore abbinata alla ventilazione meccanica, sottolineando le possibili criticità ed i vantaggi di questa configurazione impiantistica.

Il convegno si è concluso con l’intervento dell’arch. Mariagrazia Santoro, Assessore all’Urbanistica della Regione Friuli Venezia Giulia, che, oltre esprimere il suo apprezzamento per un’edilizia orientata al raggiungimento degli obiettivi nZEB, ha anche anticipato l’intenzione dell’amministrazione regionale di incentivare gli interventi di efficientamento energetico degli edifici, in particolare quelli scolastici.

La realizzazione del convegno è stata possibile grazie al contributo degli sponsor: Falegnameria Pellegrini, BCC – Banca di Credito Cooperativo, Caparol, L’Altra Energia, DomusGaia, Pontarolo Engineering.

Il convegno ha avuto anche il patrocinio dalla Provincia di Pordenone, dall’Ordine degli Architetti, dal Collegio dei Geometri e dal Collegi dei Periti della Provincia di Pordenone.

Ai partecipanti iscritti all’Ordine degli Ingegneri, al Collegio dei Geometri ed al Collegio dei Periti sono stati riconosciuti i crediti formativi (per quanto riguarda gli architetti, APE è in attesa di risposta da parte del CNAPPC).

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